Le Nostre Chiese

SANT ALESSANDRO della CROCE – chiesa parrocchiale

Origini della Chiesa 1200 circa

La leggenda fa risalire la costruzione di una prima cappella al momento immediatamente successivo al martirio di Sant’Alessandro. L’esistenza della chiesa è però documentata solo a partire dal 1183, quando viene citata in un testamento “Ecclesia Sancti Alexandri de Mugazone”. Nel 1244 aveva già assunto la denominazione di “Ecclesia Sancti Alexandri de la cruce”, sicuramente perché collocata all’incrocio di via Pignolo con Via Masone.

Lavori di ampliamento 1500 – 1700

Nel corso dei secoli l’antichissima chiesa fu più volte riedificata. Non restano memorie o tracce dell’edificio originario, né dei rifacimenti più lontani nel tempo. Sul finire del XV secolo, l’edificio dovette essere interessato da un ampio intervento di ristrutturazione, cui fece seguito una riconsacrazione, avvenuta probabilmente il 4 gennaio 1517. La chiesa doveva essere di notevoli dimen-sioni, anche se inferiori alle attuali.

Negli atti della visita pastorale del vescovo Lippomano del 1536 e in quelli del vescovo Cornaro del 1561 si citano diverse cappelle con i rispettivi altari. Il documento che fornisce le indicazioni più dettagliate è costituito dagli atti della visita apostolica di Carlo Borromeo del 1575. “Altaria sunt octo” viene precisato.

Tra il 1676 ed il 1737 l’edificio fu completamente ristrutturato, ed assunse le attuali forme e dimensioni.


La creazione delle cappelle laterali

In due cappelle separate avevano sede le due confraternite attive: quella dell’Oratorio e quella del SS. Sacramento.

Sugli altri altari, dedicati alla Beata Vergine, a Santa Lucia, a San Rocco, a Sant’Antonio Abate e a San Giovanni Evangelista, facevano celebrare messe quotidiane le più facoltose famiglie del borgo. Un ultimo altare, dedicato a Sant’Antonio da Padova, voluto con testamento del 1543 da tale Francesco Petrarca, non veniva officiato.

Il fronte della cappella maggiore era ornato da un dipinto, probabilmente affresco, e da un crocifisso sospeso mediante funi sotto l’arcata. Di entrambe il Borromeo ordinava il restauro.

Nel 1613 il Consiglio della Confraternita del SS. Sacramento, provvedeva all’abbellimento della facciata. Venivano conservate le due finestre laterali della fronte pre-esistente, ancora presenti nel primo novecento. Nel 1624 veniva inoltre ingrandita la porta maggiore. Sempre nello stesso anno sono stati realizzati i dipinti ad affresco: al centro una grande figura di Sant’Alessandro, ai lati racconti dei miracoli del Santo.

Il pulpito a sette facciate risale al 1595, mentre l’organo risale al 1613.


Fino ai giorni nostri

Nella seconda metà del 1600 la chiesa risultava inadeguata alle necessità dei fedeli.

Si formava così il Collegio della “Veneranda Fabbrica”. Fu fatta “debita supplica” al governo veneziano, che dava la propria approvazione il 2 gen-naio 1676, autorizzando di avvalersi di due case vicine per l’ampliamento della chiesa. I lavori cominciarono con l’ampliamento del coro; proseguirono con la costruzione della sagrestia e delle stanze del Predicatore. Le fondamenta del campanile risalgono al 1702, completato nel 1714, con la doratura del santo. Le notizie scarse circa i lavori danno l’idea di un’attività soggetta a frequenti interruzioni..

Nel 1963 venne completata la crociera del transetto; nel 1722 era compiuta la cappella di San Carlo, nel 1728 quella di Sant’Antonio Abate. Nel 1698 era già in loco la grande pala del Cifrondi ad ornamento della Cappella Maggiore.

La chiesa venne solennemente consacrata dal Vescovo Antonio Redetti il 31 dicembre 1737. L’atto di consacrazione decreta che “in loco patenti et proprio” sia posta un’iscrizione “ad perpetuam rei memoriam” oggi identificabile nella scritta sulla lastra di marmo nero posta in controfacciata accanto alla porta d’ingresso. Nel 1751 il Collegio della Veneranda Fabbrica approvò il progetto per il completamento della facciata che era rima-sta al rustico. Il governo veneziano concesse l’autorizzazione per i lavori il 2 giugno 1752. Raccolti i fondi, grazie ad una sottoscrizione, la prima pietra venne posta il 19 ottobre. Tuttavia il progetto non venne realizzato.

Solo nel 1922 fu realizzata l’attuale facciata progettata dall’Ing. Virgilio Muzio, anche se fu semplificata in corso d’opera. La storia della chiesa registra altri due importanti interventi nel 1930 e nel 1995. Quest’ultimo ha recuperato alle singole parti della costruzione l’attuale leggibilità e freschezza.