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20 Marzo – La Vigna del SIgnore

Il Vangelo ci presenta due fatti di cronaca con molti morti. Gesù, a differenza dei farisei, li legge non come un castigo per i presunti peccati delle vittime, ma come un ammonimento e un invito alla conversione per tutti. Convertirsi significa «portare frutti» buoni, oggi.

Un albero nella vigna deve portare frutti, altrimenti viene tagliato. Non basta essere “piantati” nella vigna del Signore, non basta essere stati “battezzati”, non basta mangiare «lo stesso cibo spirituale» o bere «la stessa bevanda spirituale» per salvarsi.

La storia degli Ebrei nel deserto è un duro esempio per noi. Essi con le loro mormorazioni e infedeltà non furono graditi a Dio. La Quaresima è giunta ormai a metà del suo cammino.

L’albero della tua vita sta portando frutti o è ancora sterile? Lasciati “zappare” e “fertilizzare” dalla Parola di Dio e dalla fede della Chiesa.

Anche a te, Dio può presentarsi nel modo più impensato e nel luogo più imprevedibile per affidarti la grande missione di liberare il tuo cuore dalla schiavitù del peccato.

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13 Marzo – La Trasfigurazione

Gesù sceglie tre apostoli e sale «sul monte a pregare». E quella preghiera diventa un’estasi meravigliosa.
Il suo volto e le vesti si “trasfigurano”.

Arrivano Mosè ed Elia, le due “colonne” d’Israele, e l’estasi raggiunge il culmine. I tre apostoli, anche se «oppressi dal sonno», restano incantati nel vedere la «sua gloria» divina, e Pietro vorrebbe prolungare quella gioia. All’incanto subentra poi la paura: una nube li avvolge e li abbraccia,ma la voce del Padre li rassicura e li invita ad ascoltare il suo Figlio, «l’eletto».

Perché tutto questo?

Fra poche settimane, nel Getsèmani, gli apostoli vedranno il volto di Gesù non più glorioso, ma rigato di sangue. E allora non ci sarà estasi, ma paura e abbandono. Ad essi manca una fede forte: la fede granitica di Abramo. Costui, senza figli e con moglie sterile, crede fermamente a Jahvè che gli dice: «Conta le stelle, se riesci a contarle: tale sarà la tua discendenza».

E tu come credi? Non seguire i «nemici della croce», pensando solo alle «cose della terra». Con fede gioiosa credi che la tua «cittadinanza è nei cieli» e Gesù «trasfigurerà» il tuo corpo mortale a immagine del «suo corpo glorioso».

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06 Marzo – Le Tentazioni

Il Vangelo delle tre tentazioni ci racconta la piena fedeltà di Gesù al Padre ed è la sintesi di tutto ciò che seguirà.

Se Gesù nel deserto avesse trasformato le pietre in pani per placare la fame, la sua sarebbe stata la farsa di un Dio che si finge umano e che per dare il buon esempio vive una finta sofferenza; ma non ha ceduto e non ha tradito la verità.

Se Gesù si fosse prostrato ai piedi del diavolo, avrebbe solo ottenuto il possesso di cose comunque destinate all’oblio del tempo; ma non ha ceduto, preferendo prostrarsi ai piedi dei discepoli, in un’esistenza di servizio.

Se Gesù avesse accettato di mettere alla prova il Signore Dio, avrebbe insegnato agli uomini a pretendere che Dio, poiché ci ama, debba aggiustare ogni cosa e perdonarci tutto; ma non ha ceduto e non ha mai fatto nulla per sfuggire al suo destino di sofferenza e di morte, benché in lui non ci fosse colpa, perché nella sua fedeltà si compisse il progetto del Padre.

Sarà la croce la prova suprema di Gesù e anche lì il tentatore sarà sconfitto: né il desiderio di essere risparmiato, né la paura, né l’ingratitudine di chi aveva amato, potranno sviare Gesù dal fare la volontà del Padre.

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27 Febbraio – PADRE: AMORE gratuito ed incondizionato

La cecità dalla quale Gesù mette i guardia i suoi discepoli è quella che impedisce di prendere giusta consapevolezza del proprio limite.
Volgere attenzione sullo sbaglio altrui può essere una facile via di fuga per non lavorare seriamente su sé stessi.
L’evangelista Luca, dopo aver esortato i credenti attraverso le parole del Maestro ad essere misericordiosi come il Padre, mostra come questa misericordia vada incarnata, avviando un processo di trasformazione e di vera conversione.
È ciò che è avvenuto per l’apostolo Paolo, cambiato nella cecità del suo cuore dalla folgorante visione avuta sulla via di Damasco.

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20 Febbraio – PADRE: AMORE gratuito ed incondizionato

Alla luce del gesto di Davide che, pur avendo fra le mani il re Saul, suo avversario, rinuncia alla vendetta, oggi ascoltiamo nel Vangelo (“discorso della pianura") l’invito di Gesù Maestro a perdonare i nemici, ad essere misericordiosi, perfetti, santi, sull’ esempio del Padre misericordioso.

Gesù ci rivela il Padre suo e nostro che è amore gratuito e incondizionato.

Beneficiari della misericordia del Padre, siamo chiamati a imitarlo, diventando a nostra volta misericordiosi con i nostri fratelli, volendo il bene dei nemici, vincendo il male con il bene, rinunciando a giudicare e a condannare. Solo così saremo veri figli del Padre misericordioso.

Il salmista ci invita alla gratitudine verso il Padre celeste per i suoi gesti di tenerezza, compassione e misericordia nei nostri confronti, soprattutto per il perdono dei peccati.

Non dimentichiamo tutti i suoi benefici!

Gesù Cristo, infonde in noi il suo santo Spirito, datore di vita, per renderci conformi a lui, volto della misericordia del Padre. Camminiamo in novità di vita da figli e da fratelli in Cristo nostro Signore, che ci nutre con il suo Corpo e il suo Sangue in questo convito di salvezza.

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